«Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gv 8,12

«Yo soy la luz del mundo. El que me sigue no andará en tinieblas, sino que tendrá la luz de la Vida». Jn 8,12

L'inferno esiste- El infierno existe y es eterno

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domenica 5 luglio 2015

Sono i nostri peccati a fornire materia di giusto dolore e di profonda compunzione - Materia de justo dolor y entrañable contrición son nuestros pecados









Libro I Capitolo XXI
LA COMPUNZIONE DEL CUORE
( Dal libro "L'imitazione di Cristo" , Tommaso da Kempis).
 
El texto en español está abajo


1. Se vuoi fare qualche progresso conservati nel timore di Dio, senza ambire a una smodata libertà; tieni invece saldamente a freno i tuoi sensi, senza lasciarti andare a una stolta letizia. Abbandonati alla compunzione di cuore, e ne ricaverai una vera devozione. La compunzione infatti fa sbocciare molte cose buone, che, con la leggerezza di cuore, sogliono subitamente disperdersi. E' meraviglia che uno possa talvolta trovare piena letizia nella vita terrena, se considera che questa costituisce un esilio e se riflette ai tanti pericoli che la sua anima vi incontra. Per leggerezza di cuore e noncuranza dei nostri difetti spesso non ci rendiamo conto dei guai della nostra anima; anzi, spesso ridiamo stoltamente, quando, in verità, dovremmo piangere. Non esiste infatti vera libertà, né santa letizia, se non nel timore di Dio e nella rettitudine di coscienza. Felice colui che riesce a liberarsi da ogni impacci dovuto a dispersione spirituale, concentrando tutto se stesso in una perfetta compunzione. Felice colui che sa allontanare tutto ciò che può macchiare o appesantire il suo spirito. Tu devi combattere da uomo: l'abitudine si vince con l'abitudine. Se impari a non curarti della gente, questa lascerà che tu attenda tranquillamente a te stesso. Non portare dentro di te le faccende degli altri, non impicciarti neppure di quello che fanno le persone più in vista; piuttosto vigila sempre e in primo luogo su di te, e rivolgi il tuo ammonimento particolarmente a te stesso, prima che ad altre persone, anche care. Non rattristarti se non ricevi il favore degli uomini; quello che ti deve pesare, invece, è la constatazione di non essere del tutto e sicuramente nella via del bene, come si converrebbe a un servo di Dio e a un monaco pieno di devozione.

2. E' grandemente utile per noi, e ci dà sicurezza di spirito, non ricevere molte gioie in questa vita; particolarmente gioie materiali. Comunque, è colpa nostra se non riceviamo consolazioni divine o ne proviamo raramente; perché non cerchiamo la compunzione del cuore e non respingiamo del tutto le vane consolazioni che vengono dal di fuori. Riconosci di essere indegno della consolazione divina, e meritevole piuttosto di molte sofferenze, Quando uno è pienamente compunto in se stesso, ogni cosa di questo mondo gli appare pesante e amara. L'uomo retto, ben trova motivo di pianto doloroso. Sia che rifletta su di sé o che vada pensando agli altri, egli comprende che nessuno vive quaggiù senza afflizioni; e quanto più severamente si giudica, tanto maggiormente si addolora. Sono i nostri peccati e i nostri vizi a fornire materia di giusto dolore e di profonda compunzione; peccato e vizi dai quali siamo così avvolti e schiacciati che raramente riusciamo a guardare alle cose celesti. Se il nostro pensiero andasse frequentemente alla morte, più che alla lunghezza della vita, senza dubbio ci emenderemmo con maggior fervore. Di più, se riflettessimo nel profondo del cuore alle sofferenze future dell'inferno e del purgatorio, accetteremmo certamente fatiche e dolori, e non avremmo paura di un duro giudizio. Invece queste cose non penetrano nel nostro animo; perciò restiamo attaccati alle dolci mollezze, restiamo freddi e assai pigri. Spesso, infatti, è sorta di spirituale povertà quella che facilmente invade il nostro misero corpo. Prega dunque umilmente il Signore che ti dia lo spirito di compunzione; e di', con il profeta: nutrimi, o Signore, "con il pane delle lacrime; dammi, nelle lacrime, copiosa bevanda" (Sal 79,6).


Capítulo 21 
De la compunción del corazón

(Del Libro "La imitación de Cristo" de Tomás de Kempis).




 1. Si quieres aprovechar algo, consérvate en el temor de Dios y no quieras ser demasiado libre; mas con severidad refrena todos tus sentidos y no te entregues a vanos contentos.
Date a la compunción del corazón, y te hallarás devoto.
La compunción causa muchos bienes, que la disipación suele perder en breve.
Maravilla es que el hombre pueda alegrarse alguna vez perfectamente en esta vida si considera su destierro y piensa los muchos peligros de su alma.

2. Por la liviandad del corazón y por el descuido de nuestros defectos no sentimos los males de nuestra alma; mas muchas veces reímos vanamente, cuando con razón deberíamos llorar.
No hay verdadera libertad ni buena alegría sino en el temor de Dios con buena conciencia.
Bienaventurado aquel que puede desviarse de todo estorbo de distracción y recogerse a lo interior de la santa compunción.
Bienaventurado el que renunciare todas las cosas que pueden mancillar o agravar su conciencia.
Pelea como varón; una costumbre vence a otra costumbre.
Si tú sabes dejar los hombres, ellos bien te dejarán hacer tus buenas obras.

3. No te ocupes en cosas ajenas, ni te entremetas en las causas de los mayores.
Mira siempre primero por ti, y amonéstate a ti mismo más especialmente que a todos cuantos quieres bien.
Si no eres favorecido de los hombres, no te entristezcas por eso, sino aflígete de que no te portas con el cuidado y circunspección que conviene a un siervo de Dios y a un devoto religioso.
Muy útil y seguro es que el hombre no tenga en esta vida muchas consolaciones, mayormente según la carne.
Pero de no tener o gustar rara vez las cosas divinas, nosotros tenemos la culpa, porque no buscamos la compunción ni desechamos del todo las vanas y exteriores.

4. Reconócete por indigno de la divina consolación; antes bien, créete digno de ser atribulado.
Cuando el hombre tiene perfecta contrición, luego le es grave y amargo todo el mundo.
El que es bueno halla bastante materia para dolerse y llorar, porque ora se mire a sí, ora piense en su prójimo, sabe que ninguno vive aquí sin tribulación.
Y cuanto con más verdad se mira, tanto más halla por qué dolerse.
Materia de justo dolor y entrañable contrición son nuestros pecados y vicios, en que estamos tan caídos, que pocas veces podemos contemplar las cosas celestiales.

5. Si con más frecuencia pensases en tu muerte que en vivir largo tiempo, no hay duda que te enmendarías con mayor fervor.
Si ponderases también en tu corazón las penas del infierno o del purgatorio, creo que de buena gana sufrirías cualquier trabajo y dolor, y no rehusarías ninguna austeridad. Pero como estas cosas no pasan al corazón y amamos siempre el regalo, permanecemos demasiado fríos y perezosos.
Muchas veces por falta de espíritu, se queja el cuerpo miserable.
Ruega, pues, con humildad al Señor que te dé espíritu de contrición y di con el profeta: "Dame, Señor, a comer pan de lágrimas, y a beber en abundancia el agua de mis lloros" (Sal 79,6).

6 commenti:

  1. Cara Mirta, oggi domenica, chiediamo a Dio che ci aiuti a superare questo torrido estate, che il signore ti accompagni sempre.
    Tomaso

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  2. Carissimo amico, sarai presente nelle mie preghiere. Un abbraccio.

    RispondiElimina
  3. Me uno a la oración del profeta para conseguir el espíritu de contricción.Besicos

    RispondiElimina
  4. ciao Mirta, ti abbraccio forte!!! Lory

    RispondiElimina
  5. ¡Precioso!

    Muchas gracias, querida Mirta.

    Un beso.

    RispondiElimina


Grazie per la visita.
Gracias por la visita.

Coroncina alla Divina Misericordia

Coroncina della Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska): “Oh! che grandi grazie concederò alle anime che reciteranno questa coroncina” (Diario, 848). “Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla mia volontà”. (Diario, 1731). “Recita continuamente la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, otterrà tanta Misericordia nell’ora della morte. ” Gesù ha raccomandato di recitare la coroncina a qualsiasi ora ma in particolare nell'ora della propria morte, ossia le 3 del pomeriggio, che Lui stesso ha chiamato un'ora di grande misericordia per il mondo intero. "In quell'ora dice Gesù non rifiuterò nulla all'anima che Mi prega per la Mia Passione" (Diario, 687)..

Coronilla de la Divina Misericordia

Coronilla de la Divina Misericordia
(Dice Gesù a Santa Faustina Kowalska)“Por el rezo de este Rosario, me complace dar todo lo que me pidan. Quien lo rece, alcanzará gran Misericordia en la hora de su muerte. Aunque sea un pecador empedernido, si reza este Rosario, aunque sea una sola vez, logrará la gracia de mi infinita Misericordia”.“Si se reza este Rosario delante de los moribundos, se calma la ira de Dios, y su insondable Misericordia se apodera de su alma. Cuando recen este Rosario al lado del moribundo, me pondré entre el Padre y el alma moribunda, no como justo Juez, sino como Redentor Misericordioso”.

"Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l'impegno di farlo ogni giorno..."(Teresa di Calcutta)

Si estás buscando a Dios y no sabes como empezar, aprende a rezar, asume el compromiso de hacerlo cada día...(Teresa de Calcuta)

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